di Alex Rusconi

Alex01Quando Massimo mi ha contattato chiedendomi di prendere le redini di Magia confesso che ho sentito una forte emozione, fisica e mentale. Questa rivista, che ho visto nascere e alla quale collaboro fin dal primo numero, è sempre stata per me un punto di riferimento fondamentale, un vero e proprio faro nel buio per quanto riguarda la storia e la cultura magica, argomenti che nel nostro paese sono sempre stati claudicanti.

Assumerne la direzione editoriale significa per me accettare una sfida che rappresenta al tempo stesso una grande soddisfazione e una enorme responsabilità. Cercherò con tutta la mia passione e tutto il mio impegno di essere all’altezza di questo compito prendendomi cura di questa rivista per continuare a garantirne i contenuti di qualità, conscio dell’incredibile e straordinario lavoro svolto, nonostante i tanti impegni, da chi mi ha preceduto.

Massimo Polidoro è un amico e una delle persone che stimo di più, tra quelle che ho avuto il piacere di conoscere nella mia vita artistica e professionale. Prendere questo testimone dalle sue mani è quindi un doppio onore per me e uno sprone a dare tutto me stesso al fine di mantenere alto il livello culturale di questa sua “creatura”.

Per questo motivo la linea editoriale non cambierà, così come resterà pressoché invariata l’impaginazione e la struttura della rivista. Per dare però un’impronta personale e, contemporaneamente, portare una ventata di novità alla testata, ho pensato ad alcune variazioni di cui già vi sarete accorti prendendola tra le mani.

Cambia, da questo numero, la grafica e la filosofia di copertina: non troverete più i ritratti dei prestigiatori, meravigliosamente realizzati fino ad oggi dal pittore Fabio Maria Fedele che ringrazio, ma sempre e solo copertine a tema, a volte richiamanti un certo personaggio che sarà poi il protagonista della prima parte della testata (come nel caso di questo numero), altre volte dedicate al tema scelto che non sempre e non necessariamente corrisponderà ad un solo protagonista.

Lo staff che realizza la rivista e ne cura editing, traduzioni, abbonamenti e spedizioni resta naturalmente lo stesso, una garanzia che facilita notevolmente il mio lavoro e che fin d’ora ringrazio confidando in una proficua e serena collaborazione a doppio senso.

Le rubriche fisse e storiche sono un’altra cosa che resta: come rinunciare al Tavolo verde di Preverino, al Picatrix di Raul Cremona e alla prestigiosa rubrica curata dal Maestro Silvan? Tre grandi professionisti (e tre amici personali di lunga data) che continueranno a dare il loro prezioso contributo, unitamente ai tanti redattori e collaboratori che hanno regalato in passato i loro articoli all’affamato pubblico di lettori di Magia e che continueranno ad accompagnarmi in questo viaggio.

Naturalmente sono a disposizione per eventuali idee, proposte, rubriche da parte di tutti coloro che volessero salire a bordo ed anzi auspico una crescita di questa bella famiglia certo che la forza, come da proverbio, deriva dall’unione di tante teste e di tanti cuori, accomunati dalla stessa passione per il mondo della magia.

Mi impegnerò anche per mantenere una cadenza regolare alla testata, riportandola alla semestralità com’era nelle intenzioni iniziali e facendo in modo che la rivista possa uscire in primavera e in autunno. Mi piacerebbe anche riuscire ad aprire le porte delle Case Magiche e dei Circoli di prestigiatori per diffondere ancora più i preziosi contenuti di queste pagine facendoli arrivare davvero a tutti gli appassionati.